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TV e Monitor HD e 4K: La distanza di visione

La distanza di visione ottimale per pannelli HD, QHD e 4K

Come si calcola la distanza di visione?

Una certezza generale si può riassumere in un semplice teorema:

Maggiore è la risoluzione, minore può essere la distanza dallo schermo. Maggiore è la distanza, minore può essere la risoluzione.

Questa regola ci permette di farci subito un’idea generale della situazione per orientarci a scegliere un display in base alla nostra distanza di visione. Ma la cosa più importante da capire è: come calcolare la corretta distanza di visione per riuscire a beneficiare pienamente di tutti i dettagli che il nostro pannello ci consente di vedere? Quest’altro calcolo è meno banale.

Proprio per risolvere queste problematiche, in un altro approfondimento, ho esaminato il funzionamento della risoluzione di TV e Monitor HD e 4K. Ho mostrato come e quanto influisce effettivamente la risoluzione dello schermo sulla qualità della visione dei contenuti audiovisivi, in particolare film e videogiochi, mostrando un paio di esempi “interattivi”. Infine, ho analizzato un fattore spesso sottovalutato: il funzionamento della risoluzione dell’occhio umano, com’è possibile calcolarla (o meglio, stimarla) e come influisce sulla qualità della visione rispetto alla distanza.

Abbiamo bisogno di sfruttare tutte queste conoscenze per calcolare la corretta distanza di visione e ottenere il massimo dai nostri display.

La distanza di visione ottimale

Per semplificare il lavoro, ho realizzato un calcolatore per la distanza di visione da TV e Monitor, che fornisce la distanza minima, massima e “consigliata” da assumere in rapporto alla diagonale del display e alla risoluzione dello schermo. La distanza consigliata («Acuità visiva» nel calcolatore) non va considerata assoluta e può cambiare da persona a persona essendo ricavata a partire da un’acutezza visiva1 di 10/102.

L’acutezza visiva (o visus) è una delle abilità visive principali del sistema visivo ed è definita come la capacità dell’occhio di risolvere e percepire i dettagli di un oggetto a seconda della nitidezza dell’immagine proiettata sulla retina. A un’acutezza visiva maggiore, corrisponde una maggiore capacità di percepire dettagli alle lunghe distanze. Quando l’acutezza è minore, la distanza di visione diminuisce ed è necessario avvicinarsi di più allo schermo per riuscire a percepire tutti i benefici dell’alta risoluzione.

Allontanarsi troppo da un display ad alta risoluzione, provoca un progressivo e inevitabile calo del dettaglio che finisce con il vanificare in parte o totalmente i benefici di Monitor e TV 4K. D’altro canto, avvicinarsi eccessivamente a una fonte luminosa, può affaticare la vista.

Secondo una ricerca condotta da SMPTE, osservare una televisione Ultra HD a distanza troppo ravvicinata, provoca in alcuni soggetti degli effetti collaterali simili a chi soffre di chinetosi3 in particolare nei soggetti con una minore acutezza visiva. Le chinetosi sono solitamente caratterizzate da sintomi come nausea, vomito, vertigini, pallore e sudore freddo.

Differenze tra Full HD e 4K

Nell’esempio qui in basso potete osservare la stessa immagine a risoluzioni differenti con un soggetto che si avvicina gradualmente allo spettatore. Quando la distanza dall’oggetto osservato è molto marcata, le immagini in Full HD e 4K risultano perfettamente identiche all’occhio umano.

Differenze tra Full HD e 4K

La risoluzione 4K (UHD o 2160p) è consigliata per distanze di visione più ravvicinate, oppure per pannelli, TV e monitor, molto più grandi della media a cui eravamo abituati. Per esempio Sony, per una TV 55″ 4K, consiglia di posizionarsi a 1,1 metri come distanza ideale e 1,5 metri come distanza massima. Anche THX4 consiglia di posizionarsi a distanze simili.

A oltre 2 metri di distanza bisogna possedere almeno un 70 pollici per osservare differenze rilevanti rispetto a un pannello Full HD, ma è preferibile un 80/100 pollici. Se invece si vuole acquistare un display da 40 o 50 pollici, è consigliabile posizionarsi a una distanza compresa tra 1 metro e 1.5 metri dallo schermo. Tutto questo senza tenere in considerazione le difficoltà dovute a una calibrazione non perfetta del pannello oppure a condizioni d’illuminazione ambientale e retroilluminazione non ideali.

Ma con un pannello calibrato, un’illuminazione ambientale favorevole (nessuna illuminazione esterna che disturba il display) e un contrasto del pannello di alto livello, con poca o nessuna retroilluminazione (OLED), i dettagli percepibili in 4K o 2160p sono eccezionali e consentono un’esperienza visiva senza precedenti, anche se forse non tanto evidente com’era accaduto con il passaggio dai contenuti SD ai contenuti HD.

Un altro fattore da considerare è che, quando si guarda una TV con una risoluzione maggiore di quella della fonte in ingresso, la TV o il lettore spalmano l’immagine per adattarla alla risoluzione superiore con un processo di conversione che viene chiamato upscaling, e che porta sempre a una perdita di qualità, con risultati più o meno ottimali a seconda della qualità degli algoritmi e dei processori di elaborazione utilizzati. In particolare, si notano colori impastati e immagini sgranate. Tutt’altro discorso va fatto sul processo inverso, il downscaling: proiettare una sorgente ad alta risoluzione su un pannello dotato di minore risoluzione, che in alcuni casi può addirittura migliorare la qualità dell’immagine5.

Per i videogiocatori il 4K è un traguardo difficile. Impossibile da raggiungere con le console attuali ed estremamente oneroso per un PC Gamer. Per i giocatori enthusiast che vogliono lasciarsi alle spalle il Full HD senza spendere troppo, un monitor a 1440p (QHD) è quasi sempre la soluzione più equilibrata e consente comunque di ottenere un ottimo salto qualitativo. Ma non dimenticate: la qualità del pannello è fondamentale, deve possedere un contrasto elevato (OLED) ed essere abbinato a fonti d’illuminazioni esterne non invasive che non disturbino le sue emissioni luminose.

Note a piè di pagina

  1. Definizione di Acutezza visiva, acuità visiva o visus. Wikipedia

  2. Secondo la Tabella di Snellen corrisponde a 20/20. Se non si conosce la propria acutezza visiva, è possibile (senza pretese) utilizzare un test della vista online.

  3. Masayuki Sugawara et al. Research on Human Factors in Ultrahigh-Definition Television to Determine Its Specifications. SMPTE Motion Imaging Journal. 2008.

  4. THX. When does 4K matter?. 2013.

  5. The Daily Note. Why Does 4K Look Better on 1080p Monitors, YouTube. 2014.