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Steam Machine e il futuro delle console

La console war: Sony vs Microsoft
Personalmente sono insofferente alle esclusive e sopporto con fastidio le esclusive temporali. Stesso discorso dovrebbe valere per qualsiasi hardcore gamer sul pianeta. Fra gli allergici alla piattaforma universale, ci sono alcune aziende che traggono profitto dagli ecosistemi chiusi delle console.
Pensate di poter giocare ai titoli di Naughty Dog e Remedy sulla stessa piattaforma. Pensate di poter assaporare le emozioni offerte da Halo o Uncharted senza guerre di religione, avviando il titolo dalla stessa console o dal vostro PC.
- Le software house avrebbero un bacino di utenza maggiore e venderebbero migliaia di copie aggiuntive. Gli appassionati smetterebbero di sprecare soldi e spazio per piazzare 3-4 console sotto il televisore (spesso utilizzate per pochi titoli in esclusiva).
- Gli sviluppatori avrebbero tool di sviluppo unificati e potrebbero concentrarsi sulla realizzazione dei giochi senza perdere tempo e denaro per ottimizzare porting inutili.
- Potremmo dire addio a sistemi operativi proprietari che bloccano il software sulla singola piattaforma. Un videogioco PS3 gira solo su PS3. Un videogioco PC (x86-x64) gira su ogni PC.
- Un mercato aperto come quello PC implica maggior concorrenza. Maggior concorrenza implica prezzi migliori per i videogiochi.
Sony e Microsoft sono in guerra da molti anni per questioni ben più radicali delle console che portano il loro marchio. Negli ultimi anni hanno fiutato entrambe un mercato potenzialmente molto ricco che va oltre quello puramente video-ludico: l’home entertainment. Cloud, musica, TV, film in streaming e molto altro ancora.
Valve e Steam Machines
Se c’è un uomo che per primo ha scrutato le potenzialità dell’home entertainment e del digital delivery in particolare, quest’uomo è Gabe Newell, il padrino del PC gaming, colui che ha dato nuova linfa vitale a un mercato che sembrava destinato al declino.
Le Steam Machines, sono un progetto ibrido che si propone di coniugare la semplicità di utilizzo delle console alla versatilità e alla potenza del PC.
Gabe Newell è convinto che i sistemi aperti siano il futuro di un mercato che sta andando incontro a profonde trasformazioni. Più di dieci anni fa, quando lanciò Steam, Gaben parlò dell’importanza di internet e del Digital Delivery per il mercato dei videogame e di come avrebbero soppiantato le vendite dei giochi retail. Alcuni lo presero per matto. Ma era un visionario.
A distanza di oltre dieci anni, possiamo affermare che Gaben aveva ragione: le vendite digitali hanno soppiantato quelle retail1 e sono nati diversi store digitali, come GOG e Origin. Steam intanto è diventato leader del mercato e può contare su una comunità di oltre 75 milioni di giocatori.
Microsoft vs Valve
Allo stato attuale, giocare su PC significa giocare su Windows. La stragrande maggioranza dei giochi per PC utilizza le DirectX, che non sono disponibili su GNU/Linux e consentono a Microsoft di mantenere una posizione dominante sui sistemi operativi per il gaming. Finora è stato impossibile scardinare questo monopolio, soprattutto perché nessuno è stato mai interessato, per ovvie ragioni, a investire in ambito gaming su Linux.
Almeno fino ad ora. La sfida è stata ufficializzata al GDC 20152 durante la presentazione di Vulkan (che saranno il cuore di SteamOS e di tutte le console aperte basate su Linux), contro il monopolio delle DirectX 12, di proposito incompatibili con tutti i sistemi operativi non Microsoft.
le Steam Machines sono basate su SteamOS, una distribuzione GNU/Linux basata su Debian. Il motore grafico del sistema operativo sarà mosso da Vulkan (API grafiche libere e multi-piattaforma promosse dal consorzio Khronos), che si pongono come alternativa libera alle DirectX (API proprietarie per lo sviluppo di videogiochi su sistemi operativi Microsoft).
Le misure restrittive fanno incazzare inutilmente i clienti. Gli sviluppatori perdono sulle vendite proprio a causa di queste misure […] Ci si dovrebbe concentrare sul garantire ai clienti la miglior esperienza possibile e pensare a modi di creare valore per loro, piuttosto che rendergli la vita difficile”.
— Gabe Newell (Valve)
È interessante osservare che nel consorzio che supporta Vulkan, oltre a nomi come AMD, nVidia, Intel, Apple e Google, compare il nome di Sony.
DirectX vs Vulkan

Sarà ovviamente possibile installare Windows sulle Steam Machine, ma questo andrebbe contro la loro filosofia rendendo insipida la loro esistenza. Purtroppo però, essendo la maggior parte dei videogiochi basati su DirectX, le Steam Machine non riuscirebbero a eseguire nativamente tutti i giochi. La scelta per gli utenti finali verrebbe limitata, dunque, a pochi giochi compatibili intenzionalmente con Linux. Questo resta un enorme, gigantesco ostacolo da sormontare per Valve.
Purtroppo le DirectX, così come Windows, essendo monopoli de facto—almeno per quanto riguarda il mercato PC, visto che Linux è attualmente leader del mercato server e mobile—saranno un duro avversario per Valve, anche se da un punto di vista tecnico e funzionale Vulkan potrebbe offrire prestazioni simili, se non superiori, alle tanto chiacchierate DirectX 12.
Gabe Newell non è un benefattore, è un imprenditore che ha come scopo quello di portare nuovi utenti a fare acquisti su Steam. Tuttavia Gaben ha intrapreso una strada coraggiosa, indicando una prospettiva che fino a qualche anno fa era considerata utopica da qualsiasi addetto ai lavori: una console unica, macchine differenti ma compatibili fra di loro, che mettono al centro dell’attenzione gli interessi dei giocatori e non soltanto quelli sovrastrutturali che tutti sono costretti a subire da decenni.
Se vuoi saperne di più su questo argomento, leggi: Qual è la miglior piattaforma per i videogiochi?